Investire nella salute del futuro
La Fondazione Enea Tech e Biomedical ha annunciato un investimento di 5 milioni di euro nella startup Iama Therapeutics, con l’obiettivo di sviluppare nuovi farmaci per malattie neurologiche complesse. Tra queste rientrano l’epilessia resistente ai trattamenti, l’autismo e altre patologie del neurosviluppo. Iama è una giovane realtà italiana, fondata nel 2021 come spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, e si distingue per un approccio scientifico innovativo.
Il progetto punta sul candidato farmaco Iama-6, sviluppato grazie alla collaborazione di due team di ricerca dell’IIT: “Brain Development and Disease”, guidato da Laura Cancedda, e “Molecular Modeling and Drug Discovery”, coordinato da Marco De Vivo.
Nuove speranze grazie alla ricerca
Il farmaco Iama-6 ha già ottenuto attenzione a livello internazionale. Le sue potenzialità sono state riconosciute da riviste scientifiche di alto profilo, come Nature Medicine e Chem. Inoltre, il progetto ha ricevuto il supporto della Fondazione Telethon, che da anni sostiene la ricerca per le malattie rare e genetiche.
L’investimento aiuterà anche lo sviluppo di un inibitore della proteina Nkcc1. Questo composto potrebbe rivelarsi utile per trattare i sintomi associati alla sindrome di Down, all’autismo e ad alcune forme di epilessia. I primi test preclinici hanno dato risultati promettenti, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche.
Il contesto italiano e l’impatto sociale
In Italia ci sono circa 500.000 persone con epilessia, e una percentuale compresa tra il 15% e il 37% non risponde alle cure esistenti. A livello globale, i pazienti con epilessia attiva sono circa 50 milioni. Per rispondere a questa emergenza sanitaria, Iama ha ottenuto anche il sostegno di importanti fondi di venture capital come Indaco Ventures, Claris Ventures e CDP Ventures.
La collaborazione tra pubblico e privato si conferma quindi fondamentale per portare avanti progetti innovativi a beneficio della salute collettiva.