Veneto e Calabria: i due estremi della sanità italiana
Secondo l’ultima edizione dello studio sulle performance regionali in sanità, il Veneto è la regione più efficiente con una performance pari al 55% del valore teorico massimo, mentre la Calabria si ferma al 23%. Lo studio è stato realizzato da Crea Sanità dell’Università di Roma “Tor Vergata” e sarà presentato ufficialmente il 2 luglio 2025.
Questi numeri mostrano quanto le regioni italiane siano ancora distanti dagli standard ideali, ma anche quanto ci sia margine di miglioramento. L’analisi considera non solo i dati tecnici, ma anche il giudizio degli stakeholder, che valutano la qualità dell’assistenza sanitaria offerta.
Cresce la soddisfazione dei cittadini
Lo studio ha coinvolto 107 esperti del Servizio Sanitario Nazionale. Per la prima volta, oltre ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), è stata considerata la soddisfazione dei cittadini e la qualità della vita.
Il risultato? Quando il sistema sanitario funziona meglio, le persone si dichiarano più soddisfatte. È stato osservato che nei servizi come ospedali, prevenzione e visite specialistiche, la soddisfazione cresce insieme alla qualità dell’assistenza.
Tuttavia, non succede lo stesso con i servizi sociali: anche nelle regioni più virtuose, l’assistenza domiciliare agli anziani e il supporto ai Comuni restano punti deboli.
Un’Italia che migliora e accorcia le distanze
Dal 2019 al 2024 l’indice complessivo delle performance sanitarie è migliorato. Il divario tra regioni del Nord e quelle del Sud si è ridotto, grazie soprattutto ai progressi fatti da alcune aree del Mezzogiorno e del Centro Italia.
Interessante notare che in alcune regioni del Sud, pur con servizi sanitari meno efficienti, la qualità della vita percepita è più alta rispetto ad alcune regioni del Nord. Questo dimostra che fattori come ambiente, cultura e aspettative influenzano la percezione dei cittadini oltre ai servizi ricevuti.
Fonte:
Crea Sanità – Università di Roma “Tor Vergata”
https://www.creasanita.it/






